Siamo una compagnia teatrale nata da un gruppo di artist* diplomat* alla Scuola del Teatro Stabile di Torino cui si sono aggiunti, nel tempo, collaboratori artistici, organizzativi e distributivi da tutta Europa. Nelle pagine Bio, Premi, Poetica trovi tutte le informazioni per conoscere meglio la nostra compagnia, il nostro lavoro, i nostri riferimenti e le nostre collaborazione.
Partire sempre da una domanda: cosa vuol dire, per me, fare teatro oggi? Dove ricercare senso? Arrendersi a correnti, mode, modelli o cercare inesauribilmente di chiedermi perché lo spettatore deve venire a teatro? Quale è la mia posizione di uomo (oltre che di artista) di fronte a lui? Dove è l’energia e l’amore che ci spinge a parlare con energia e amore ad altri artisti e agli spettatori? Marco Lorenzi
Che relazione avranno con gli attori che stanno per cominciare la recita (si chiede a questo punto Jouvet)?
Questa domanda continuo a pormela dopo aver visto, per la seconda volta, il Mulino di Amleto e non riesco a trovare una risposta adeguata; l’unica che mi viene è che – coloro che compongono la compagnia – sono in grado di restituire agli spettatori il massimo di umanizzazione possibile pur all’interno di uno spettacolo contraddistinto dal massimo di teatralizzazione possibile. C’è una formula che Jouvet utilizza e che mi pare appropriata: “Una grande opera” scrive, “è una possibilità di riconciliazione con gli spettatori” ma, per esserlo, deve innanzitutto essere “un incontro tra gli uomini”. Alessandro Toppi www.ilpickwick.it Scarica pdf Il Pickwick – Tre note su _Il misantropo_ de Il Mulino di Amleto #IlMulinodiAmletoPress